Un emendamento approvato dalla Commissione Bilancio del Senato riconosce alle Casse di previdenza private (tra le quali la nostra) un credito d’imposta per compensare l’incremento delle tasse sul reddito delle casse disposti dalla legge di stabilità (dal 20 % al 26%).
Ma attenzione, come dicevano gli antichi, in cauda venenum, il credito spetterebbe solo per gli investimenti infrastrutturali, da individuare con decreto attuativo. Resta, l’amaro in bocca. Il Governo baratta l’autonomia delle casse, ricche dei contributi degli iscritti, con un gravoso aumento della tassazione ed un credito d’imposta, che altro non è che un finanziamento indiretto della spesa dello Stato.